Gli Stati Uniti sono conosciuti in tutto il mondo (anche) per gli immensi e travolgenti spazi naturali, per i paesaggi mozzafiato e per la grande varietà naturale.
Si passa infatti dai vulcani delle Isole Hawaii, alla foresta pluviale-tropicale di Porto Rico (territorio non incorporato degli Stati Uniti di cui ho gia' parlato qui), dai geyser del Wyoming, alle zone umide e paludose della Florida, dai deserti dell’Arizona, agli elevatissimi picchi montuosi del Colorado, dai boschi di sequoie giganti in California, agli spettacolari ghiacciai dell’Alaska.
Parchi estesi a perdita d’occhio come il Grand Canyon, che raggiunge l’estensione di quasi 5.000 km² e lo Yellowstone, che tocca ben tre differenti Stati; oppure aree di pochi chilometri quadrati come Dry Tortugas National Park al largo della Florida.
L’idea di parco nazionale nasce gia’ nella prima meta’ dell’Ottocento, quando la vita non era ancora dominata dalla crescente industrializzazione e si viveva per lo piu' a contatto con la natura.
Da qui l’urgenza di proteggere dall'irrompere sempre piu' incalzante del progresso i paesaggi e le aree naturali piu' ricche e suggestive del Paese e preservarle per renderle fruibili anche dalle generazioni future.