Ogni ricorrenza, evento o festività affonda infatti le sue radici in storie e leggende antichissime, tramandate per migliaia di anni di generazione in generazione fino ad oggi e non si potrebbero capire a fondo le tradizioni e le usanze di questo immenso Paese se non si conoscesse la loro origine.
La Cina, con la sua storia millenaria, è maestra nel preservare antiche credenze e il popolo cinese, sebbene non sia religioso in senso convenzionale, è conosciuto in tutto il mondo per la sua superstizione. E’ per questi motivi che ancora oggi si celebra il Capodanno come migliaia di anni fa, con dei grandiosi festeggiamenti per scacciare gli spiriti maligni e ingraziarsi quelli buoni, in vista di un anno di prosperità e felicità.

Tali celebrazioni sono perciò una vera e propria finestra aperta sul tempo e potervi partecipare è quasi come salire su una macchina del tempo. E non serve necessariamente prendere un volo per la Cina, perché in Italia si trovano due delle più importanti Chinatown del mondo: quella di Roma e quella di Milano.
Mi sono perciò unita alla festa che si è svolta nel capoluogo lombardo, lungo Via Paolo Sarpi, cuore pulsante del quartiere cinese, dove ogni anno si celebra il Capodanno in un tripudio di colori vivaci, acrobati, dragoni, maschere, fuochi d’artificio e festoni che attira non solo i membri della comunità cinese, ma anche migliaia di curiosi.

CALENDARIO E ZODIACO CINESI
Il calendario cinese è lunisolare, il che significa che l’inizio di ogni mese cade in corrispondenza di ciascun novilunio. Per questo motivo il primo giorno dell’anno cade in giorni differenti e solitamente coincide con la seconda luna nuova dopo il solstizio d’inverno, tra il 21 gennaio e il 19 febbraio del calendario gregoriano.
Ad ogni anno corrisponde un animale, per un totale di 12, che si susseguono a ripetizione (un po’ come i nostri segni zodiacali ma di durata annuale). Si narra un’interessante leggenda riguardo lo zodiaco cinese, secondo cui il Buddha in persona, presagendo la propria morte, chiamò a raccolta tutti gli animali della Terra, ma solo 12 andarono a porgergli l’ultimo saluto: il topo, il bufalo, la tigre, il coniglio, il drago, il serpente, il cavallo, la capra, la scimmia, il gallo, il cane, il maiale. Per premiarli della loro fedeltà, il Buddha decise di nominare gli anni del ciclo lunare con i loro nomi.
Ciascun animale, con le proprie peculiarità, ha un enorme influsso sulla personalita’ degli individui nati in quell’anno.
Il 2015 è l’anno della capra, animale dotato di creatività, emotività, generosità e pessimismo, tutti tratti che si riscontrano nei nati sotto questo segno.
Ma attenzione: l’astrologia in Cina non è relegata alle ultime pagine dei giornali e delle riviste come accade in Italia, ma è una realtà che influenza le vite quotidiane di milioni di persone! Ha origini antichissime e tutti i più grandi imperatori cinesi si avvalsero dei preziosi consigli dei loro fidatissimi astrologi seguendone alla lettera i suggerimenti. Ancora oggi, i cinesi consultano scrupolosamente il proprio oroscopo prima di intraprendere importanti decisioni in ambito sentimentale, famigliare e lavorativo.
RITI E USANZE DEL CAPODANNO CINESE
Il Capodanno Cinese, noto anche come Festa di Primavera, è la festività più sentita dai cinesi (in Estremo Oriente e nelle Chinatown del mondo) e solitamente dura 15 giorni.
Nei giorni precedenti al Capodanno ci si dedica alla pulizia della propria casa per spazzare via simbolicamente la sfortuna del vecchio anno. Il primo giorno è invece dedicato ad una festa famigliare durante la quale si mangiano i ravioli (o jiaozi) e ci si scambiano doni, mentre l’ultimo giorno ha luogo la Festa delle Lanterne. Porta fortuna vestirsi di rosso e solitamente i festeggiamenti prevedono fuochi d’artificio, parate, musiche e danze tradizionali, maschere e dragoni.
Un’antica leggenda narra che una volta in Cina viveva un mostro dalla testa di leone chiamato Nian, che usciva dalla sua tana una volta ogni 12 mesi per nutrirsi di esseri umani. Il mostro aveva due talloni d’Achille: i forti rumori e il colore rosso, che venivano sfruttati dagli esseri umani per spaventarlo, sfuggendo così alle sue grinfie. Ecco perchè si accoglie l’anno nuovo con una festa caratterizzata da forti rumori e dal colore rosso, per ricordare quanto accaduto in tempi antichi e simbolicamente scacciare il mostro, emblema di sfortuna e disgrazia.
CAPODANNO ALLA CHINATOWN DI MILANO
A Milano, sebbene il primo giorno dell’anno cinese sia stato il 19 febbraio, i maggiori festeggiamenti si sono svolti domenica 22 febbraio.
Dalle 10.30 alle 12.30 circa, in Piazza Gramsci, su un palco decorato con festoni e lanterne rosse, si sono esibiti acrobati, classi di Tai Chi, di canti e di danze tradizionali cinesi.

Pranzare in via Paolo Sarpi durante questa giornata è pressoché impossibile in quanto è tutto prenotato da giorni.
Come da tradizione, mi sono concessa i famosissimi ravioli di carne e gamberi, oltre al tipico piatto di anatra, bambù e funghi presso la trattoria cinese Long Chang, squisito e molto economico, con proposte inconsuete come l’antipasto di medusa o le cicale.

Alle 14 e’ iniziata la grande parata che, come consuetudine, è partita da Piazza Gramsci, dopo il saluto delle autorità cinesi, e si è snodata poi lungo tutta via Paolo Sarpi, completamente congestionata dalla folla.
Forse fuorviati dalla macchina fotografica appesa al mio collo e convinti fossi la reporter di qualche rivista, la sicurezza mi ha lasciata oltrepassare le transenne poste intorno al punto di partenza della parata e ho potuto così vedere da vicino e fotografare tutti i gruppi e le maschere presenti.
I bambini in abiti tradizionali sono sempre i più carini e queste bimbe sembrano davvero a loro agio a farsi scattare fotografie.

Incantevoli nei loro abiti colorati e acconciature perfette, le giovani donne sono belle da togliere il fiato e sono state tutte molto disponibili a mettersi in posa.

Come da tradizione non puo’ mancare la Danza del Leone, animale considerato sacro e che grazie ai suoi poteri è in grado di scacciare entità maligne. A ritmo di tamburi, piatti e gong questa danza è considerata di buon auspicio per il nuovo anno.
Eccomi quindi abbracciata al leone…e speriamo mi porti un po’ di fortuna!

Di significato differente ma ugualmente importante è la Danza del Dragone, eseguita con un drago di stoffa e cartapesta, sostenuto da diverse persone (circa 10) che muovono il manichino in una danza ipnotizzante e spettacolare, quasi come fosse vivo. I dragoni più lunghi possono misurare fino a 60 metri. Sebbene nell’immaginario occidentale il dragone sia associato a qualità negative, nella tradizione cinese esso è sostanzialmente emblema di dignità, forza e saggezza, oltre ad essere un simbolo di buona fortuna e prosperità.

Moltissime le maschere della tradizione cinese presenti alla parata, tutte accomunate da colori sgargianti.
Una di queste ha anche provato a papparsi la mia testa durante un video-selfie…
Questo breve video e’ stato trasmesso durante la puntata del 22 febbraio del famoso programma televisivo Il Mondo Insieme, condotto da Licia Colo’.
CURIOSITA’
Secondo il folclore cinese quello che si fa a Capodanno influenza il resto dell’anno ed esistono perciò delle regole comportamentali che vengono scrupolosamente osservate a partire da un mese prima del Capodanno fino alla Festa delle Lanterne come per esempio: non lavarsi i capelli i primi tre giorni dell’anno (per non lavar via la fortuna portata dal nuovo anno), non chiedere prestiti perché verranno negati e indossare biancheria rossa, usanza, quest’ultima, che sorprendentemente si ritrova anche nel Capodanno all’occidentale.
Come è consuetudine augurarsi l’un l’altro in Cina: 三羊开泰 s开泰!!!!!! Ovvero Tre capre portano fortuna!
E allora..buon anno della capra a tutti!
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