NORD AMERICA
Day 21 San Francisco: l’Oriente all’improvviso
20 August 2014
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Inaspettatamente, nel pieno centro di San Francisco, in mezzo a bei quartieri con le tipiche casette colorate in stile vittoriano, si gira l’angolo tra Bush Street e Grant Avenue e sembra di essersi teletrasportati nel centro di Hong Kong.

Un aspetto della citta’ che mi ha piacevolmente sorpresa e’ stata la presenza consistente di numerosi gruppi asiatici, con i loro sapori, le culture, le incomprensibili lingue, le stravaganti tradizioni tipiche dell’Oriente.

San Francisco e’ sempre stata legata ai propri dirimpettai oltre l’Oceano Pacifico, ma in queste ultime decadi la comunita’ asiatica si e’ sempre piu’ consolidata e attualmente nel suo complesso supera il 33% della popolazione totale, il che significa che un abitante di San Francisco su tre che incontrerete per strada avra’ gli inconfondibili tratti dell’Asia.

Cina e Giappone sono sicuramente i Paesi predominanti e infatti esistono interi quartieri in cui tutto (dalle insegne, ai ristoranti, ai negozi, alle persone per strada) richiama l’Estremo Oriente: sono Chinatown e Japantown, delle vere e proprie citta’ in miniatura che ho esplorato con piacere, perdendomi tra i vicoli e curiosando tra i negozi piu’ ticipi. Mi sono anche fatta fare shampoo e piega ai capelli in un salone di bellezza a Chinatown alla modica cifra di $10…poco piu’ di 7 euro!

Cinesi e giapponesi non sono gli unici a popolare la multiculturale San Francisco. L’altro giorno stavo cercando un ristorante in cui pranzare nel quartiere di Pacific Heights e nel giro di 50 m al massimo ho trovato: un thailandese, un vietnamita, un indiano e un balinese! Davvero l’imbarazzo della scelta!

Ecco quindi i luoghi da non perdere per tutti gli appassionati di cultura asiatica o semplicemente per chi vuole avvicinarsi a tradizioni tanto diverse dalle nostre.

L’affascinante Japanese Tea Garden, all’interno del Golden Gate Park, e’ imperdibile, a prescindere che siate interessati o meno alla cultura giapponese.
Una piccola oasi verde in mezzo alla citta’, con ruscelli, giardini zen, bonsai, pagode, una bellissima statua di Buddha e degli alberi di ciliegio che fioriscono da marzo ad aprile. Tutto curato, pacifico e armonioso come e’ tradizione giapponese. La graziosa Tea House al centro del giardino offre diverse varieta’ di tea abbinate ai famosi biscotti della fortuna (creazione tutta americana!) e ad altri piccoli piatti.

La Chinatown di San Francisco e’ la piu’ antica Chinatown del Nord America e rappresenta anche la piu’ numerosa comunita’ cinese al di fuori dell’Asia. Migliaia di immigrati cinesi si stabilirono qui durante la corsa all’oro della meta’ del 1800, creando un microcosmo a se’ stante, con propri ospedali, luoghi di culto, parchi, ristoranti, scuole, che mantiene inalterata l’identita’ culturale originaria.
Rispetto a Japantown, ho trovato questo quartiere molto piu’ ripiegato su se’ stesso e meno integrato con la citta’, piu’ tipico forse, dato che veramente ogni minimo dettaglio trasuda Cina da tutti i pori!
La via principale e’ Grant Avenue e simbolicamente l’ingresso al quartiere e’ segnalato da un bellissimo portale con tre arcate chiamato Dragon Gate, con due leoni cinesi in pietra di guardia, ispirato alle porte d’ingresso tipiche dei villaggi cinesi.
Per avere un assaggio piu’ autentico della Cina, consiglio di spostarsi di un blocco verso ovest, su Stockton St., meno turistica, con piu’ negozi tipici.

Japantown e’ a mio parere piu’ moderna e integrata con San Francisco.
Il luogo migliore in cui recarsi per immergersi nel clima giapponese e’ il Japan Center, un mall con numerosissimi sushi bar, negozi di manga, oggettistica varia e una piazza, chiamata Japantown Peace Plaza, con al centro uno stupa (monumento buddhista) a 5 piani donato a San Francisco dalla citta’ gemellata di Osaka, in Giappone.
Il motivo per cui il quartiere e’ meno “autentico” rispetto a Chinatown e’ che durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo Pearl Harbor, tutti i giapponesi di nascita o discendenza della citta’ furono costretti a lasciare le loro case per essere internati in tendopoli e Japantown si svuoto’. Non passo’ molto tempo prima che questo vuoto venne colmato da migliaia di afro-americani richiamati da posti di lavoro nel settore della difesa e fu solo con la fine della guerra che alcuni giapponesi tornarono a vivere qui, mentre altri si spostarono in altre zone della citta’.
Il momento migliore per visitare il quartiere e’ ad aprile, durante il Cherry Blossom Festival, quando le vie e le piazza si colorano di bellissimi ciliegi in fiore.

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