NORD AMERICA
Day 12 Sedona: la Mecca spirituale del Sud Ovest
10 August 2014
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Salutato a malincuore il New Mexico, attraverso una deludente Route 66, sono giunta in Arizona e, dopo 30 minuti di tornanti da far invidia al circuito di Nurburgring e un paio di cervi in mezzo alla strada, sono finalmente arrivata nella bellissima Sedona, con la luna quasi piena alta nel cielo.

Un vecchio detto, probabilmente di origine indiana, descrive cosí la citta’:

God created Grand Canyon, but He lives in Sedona [1]

E non ci vuole poi molto a capire quanto questo sia vero: Sedona e’ come una gemma preziosa incastonata tra ammassi di rocce rosa e arancio che la circondano completamente, quasi dovessero proteggere un tesoro di inestimabile valore. E’ misteriosa, mistica, piena di energia. Mi sono innamorata di questa citta’.

Sedona e’ una delle piu’ importanti e famose capitali della cultura new age, poiche’ oltre ad essere un luogo di pace e serenita’, favorendo le pratiche meditative e lo yoga, e’ famosa in tutto il mondo per i vortici di energia che vi si formano e che la rendono un potentissimo sito spirituale e mistico.

Per tali motivi, una ricca e fiorente comunita’ si e’ insediata in citta’.

Qui i locali piu’ diffusi sono quelli che offrono lezioni di yoga, pranayama, reiki e di molte altre pratiche spirituali alternative, tanto di moda oggigiorno.

Nella zona di Uptown, quella che la proprietaria del mio albergo chiama “tourists trap” (trappola per turisti), si trovano un’infinita’ di negozi che vendono souvenir, pietre, piccoli Buddha portafortuna, talismani e oggettistica legata a tali pratiche.

Tutto in citta’ e’ ben curato, pulito e a misura di turista. Una passeggiata nella “tourists trap” e’ sicuramente molto piacevole e interessante.

L’altro tema portante, dopo quello legato al new age, e’ il western e tutto cio’ che gli ruota attorno: negozi con in vendita il tipico abbigliamento da cowboy (stivali in pelle, cappello, selle), statue che richiamano il periodo del Far West (come quella dedicata a Sacajawea, l’indiana che accompagno’ gli americani durante la traversata del Paese alla scoperta dell’Ovest, facendo loro sia da guida che da interprete), musei dedicati ai film western (alcuni girati qui).

L’origine dei vortici di Sedona e’ avvolta nel mistero (e forse nel sovrannaturale), cosi’ come il loro funzionamento, ma si ritiene siano dei centri vorticosi di energia proveniente dalla superficie terrestre. Non si tratta ne’ di elettricita’ ne’ di magnetismo anche se piccoli residui magnetici sono stati rilevati nei siti in cui l’energia e’ piu’ forte.
I piu’ convinti ritengono che la citta’ sia una sorta di punto di contatto tra due dimensioni.
Certo e’ che qui c’e’ davvero qualcosa che sfugge alla logica e che l’occhio della ragione non puo’ vedere.

Ci sono 4 vortici principali a Sedona e ciascuno di essi influenza in qualche modo la sfera spirituale di chiunque gli sia vicino, favorendo il benessere fisico e psicologico.

L’Airport Vortex e’ collocato in prossimita’ dell’aereoporto, nell’insenatura tra le due colline, dove i rami di ginepro sono piu’ attorcigliati su se stessi.
L’energia di tale vortice rafforza le qualita’ tipiche maschili, ovvero forza, sicurezza in se’, autostima.

Il Cathedral Rock Vortex si trova all’interno del Crescent Moon Park. Il vortice e’ piu’ forte nel punto in cui il ruscello incontra Cathedral Rock. L’energia sprigionata in questo punto rafforza il lato femminile, che comprende attributi come bonta’ d’animo, gentilezza, compassione e pazienza.

Il Boyton Canyon Vortex si trova all’interno dell’omonimo canyon e rafforza l’equilibrio tra lato femminile e lato maschile o yin e yang.

Il Bell Rock Vortex e’ collocato poco a nord del villaggio di Oak Creek e la sua energia e’ talmente forte da poter essere percepita gia’ dal parcheggio.
Questo vortice rafforza contemporaneamente lato femminile, maschile ed equilibrio tra essi.

Chiaramente se la vostra sfera spirituale, come la mia, ha la profondita’ di una pozzanghera, vi sentirete dei completi imbecilli trovandovi a fissare il nulla. Onestamente posso dire che l’unica cosa che ho sentito e’ stato il caldo, ma sono state delle piacevoli camminate (raggiungere i vortici richiede almeno mezz’ora a piedi lungo sentieri piu’ e meno impegnativi) e i panorami hanno ripagato la fatica fatta.
Per tutti gli altri, dicono che il modo migliore per godersi questa esperienza mistica sia sedersi per terra nella posizione del loto e meditare lasciando entrare e uscire l’energia.

Devo dire che sono stata molto fortunata perche’ proprio nei giorni in cui ho soggiornato a Sedona, a un’ora circa dalla citta’, si e’ tenuta la 64esima edizione del Summer Festival of Fine Art and Crafts, un grosso mercatino all’aperto con bancarelle e stand di oggetti d’artigianato locale, gioielli fatti a mano, veri e propri pezzi d’arte e una band di musica country.

Ho inoltre visitato la bellissima Chapel of the Holy Cross, una piccola cappella cattolica costruita in mezzo alle rocce, ispiratasi all’Empire State Building di New York. L’ingresso e’ gratuito e la vista da lassu’ e’ come sempre da togliere il fiato. Attualmente non vi si svolgono funzioni religiose ed e’ quindi aperta a persone di tutti i credo.

Un negozio che consiglio assolutamente di visitare e’ il Silver Son West in cui si puo’ davvero trovare di tutto: da oggetti d’artigianato a segnali stradali e insegne di qualsiasi tipo, da sculture indiane a cactus di ogni forma e dimensione, articoli regalo, statue, addobbi natalizi e gioielli. Ritagliatevi una buona mezz’ora di tempo per visitarlo tutto perche’ e’ immenso ma davvero curioso.

 

 

[1] Trad: Dio ha creato il Grand Canyon, ma Lui vive a Sedona.

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