NORD AMERICA
Day 08 New Mexico: una “terra d’incanto”
6 August 2014
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Dopo una serata a El Paso, citta’ texana di frontiera dall’atmosfera decisamente messicana, ho varcato il confine del New Mexico, noto anche come The Land of Enchantment (Terra d’Incanto), fino ad Albuquerque, con alcune splendide tappe lungo la via.

La prima e’ stato il White Sands National Monument, dichiarato parco nazionale nel 1933 e ufficialmente il piu’ grande deserto di gesso al mondo.

L’area e’ circondata da basi militari missilistiche e spesso la strada che porta al parco, la highway 70, viene bloccata per qualche ora a scopi militari, quindi e’ bene consultare il sito ufficiale www.nps.gov/whsa o chiamare il +1(575)6781178 prima di pianificare la visita.
Proprio in una di queste basi, nel 1945 venne fatta esplodere la prima bomba atomica della storia e da allora l’area rimase attiva nell’ambito dello sviluppo e test di tecnologie spaziali.

Il deserto bianco si trova all’interno del bacino di Tularosa (una vastissima depressione) ed e’ composto non da sabbia ma da clasti di gesso delle dimensioni di granelli di sabbia.
E’ un luogo unico al mondo poiche’ e’ estremamente raro che il gesso perduri allo stato solido, essendo solubile in acqua, ma dato che il bacino di Tularosa e’ totalmente privo di fiumi e le precipitazioni sono scarse, la sostanza rimane intrappolata.

Vi e’ solo un ingresso al parco, ovvero attraverso il Visitor Center, in cui e’ possibile richiedere la mappa dell’area e acquistare nell’adiacente Gift Shop delle vere e proprie slitte per divertirsi scendendo lungo le bianche dune del parco, proprio come fosse neve!

Dal Visitor Center, in macchina, si puo’ seguire un percorso di 8 miglia circa che si snoda in mezzo alle dune, con numerose aree picnic fornite di barbeque.

Il gesso di cui e’ costituito il parco e’ fresco quindi si puo’ camminare a piedi scalzi (anche se alcuni cartelli informano che l’area e’ abitata da scorpioni), ma in estate le temperature sono molto elevate e l’immensa distesa di bianco tutto intorno non fa altro che riflettere tutta la luce del sole..risultato? Dopo meno di mezz’ora al White Sands e un’abbronzatura invidiabile ottenuta dopo anni di vita a Miami, la mia faccia era ustionata! Quindi portate crema solare, cappello, occhiali da sole e tanta acqua fresca.

Dicono che il momento migliore per visitare il parco sia due ore prima del tramonto, quando il cielo si tinge di rosso e rosa e la sabbia bianca riflette i colori. Passeggiate guidate al tramonto sono in programma tutte le sere a partire dalle 18:45.
Ogni notte di luna piena invece, resta aperto fino a tardi e da’ la possibilita’ ai visitatori di godere del meraviglioso panorama imbiancato alla luce della luna.

Credo che le foto parlino da sole, ma trovarsi in un luogo del genere e’ stata davvero un’esperienza surreale e di rara bellezza.
In macchina, con l’aria condizionata al massimo, per un istante ho davvero avuto la sensazione di trovarmi in mezzo alla neve!

La seconda tappa e’ stata presso Alamogordo, a 20 minuti circa dal White Sands, in cui ci si puo’ fermare a mangiare un boccone e fare una visita al curioso McGinn’s Pistachio Tree Ranch, un ranch specializzato nella produzione di pistacchi dal 1980.

In onore del lavoro svolto qui, nel 2008 e’ stato realizzato il piu’ grosso pistacchio al mondo, apparso anche nel film This Must Be The Place con Sean Penn.

Presso il ranch sono offerti assaggi di tutti i tipi di pistacchi prodotti: al cioccolato, al limone, al barbeque, al chili..inutile dire che erano tutti squisiti!
Possiedono inoltre un vasto vigneto che produce diverse tipologie di vini, degustabili gratuitamente e disponibili alla vendita.

La terza e ultima tappa, poco piu’ a nord di Alamogordo, e’ stato il Three Rivers Petroglyph Site, uno dei pochi siti rimasti nel sud-ovest a contenere tra le piu’ vaste collezioni di petroglifi della nazione.
In archeologia, il petroglifo e’ un’incisione di figure su roccia ed e’ una forma di arte rupestre.
L’intera area e’ molto affascinante perche’ permette ai visitatori di godere da vicino dei graffiti dato che non vi e’ alcun tipo di recinzione, ma solo un sentiero in mezzo alle rocce, che offre anche un panorama meraviglioso sul bacino di Tularosa.
Lungo il sentiero, ben marcati, si incontrano rocce nere con delle bellissime incisioni di figure geometriche, maschere, animali: sono reperti lasciati piu’ di 600 anni fa dalle popolazioni indigene che vivevano dell’area.

A serata ormai inoltrata, dopo un tramonto mozzafiato e un cielo disegnato con le tinte del porpora, sono infine giunta ad Albuquerque.

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