Alla fine, dopo 11 ore di auto, 4 stati attraversati, un fuso orario cambiato e il contachilometri ben oltre 1000, sono arrivata in Louisiana, alle porte di NOLA, tappa di domani.
Lasciandomi St. Petersburg alle spalle, mi sono diretta a nord percorrendo ancora una volta lo Skywalk Bridge, lunghissima strada/ponte che attraversa Tampa Bay, sospeso su un mare cristallino, circondato da barche e pellicani, con i grattacieli sfuocati di Tampa in lontananza.
E’ stato incredibile come il paesaggio sia cambiato completamente nel giro di poche miglia.
Poco a nord di Tampa sono sparite le palme, le spiagge e i gabbiani e sono apparse immense pinete, boschi, campi e prati verdi con vacche e cavalli al pascolo. Un paesaggio bucolico che a tratti mi ha ricordato le campagne toscane.
Lungo la via non c’e’ stato nulla di particolarmente significativo e le fotografie di oggi sono state per lo piu’ scattate in velocita’ direttamente dalla macchina, ma qualcosa di carino e’ saltato fuori comunque.
In generale, quando viaggio mi piace farmi guidare dal mio istinto di esploratrice e se vedo un cartello che stuzzica la mia curiosita’ abbandono la strada principale e lo seguo per vedere dove mi porta, perche’ e’ sorprendente cosa si puo’ trovare mentre si sta cercando qualcos’altro!
Da miglia e miglia, ripetuto per molte volte, c’era un immenso cartellone pubblicitario con delle invitanti arance disegnate sopra e una scritta che diceva Alligatore lungo 13 piedi e dato che era ora di sgranchirsi le gambe ho seguito le indicazioni fino al negozio.
Purtroppo non era altro che un comunissimo e un po’ fatiscente negozio di souvenir, che offriva spremute fresche di arance della Florida (simbolo dello stato) e che aveva come attrazione il pluri pubblicizzato rettile di 13 piedi, impagliato e circondato da tante testoline di piccoli alligatori.
Dopo circa 5 ore, ho raggiunto e superato Tallahassee, capitale della Florida e ridente cittadina universitaria.
Chi, come me, viene dalla Brianza non potra’ fare a meno di sorridere leggendo il cartello con l’uscita verso il paese di Monticello, nome ben poco americano e che mi fa venire subito in mente Monticello Brianza e le sue favolose terme.

Dopo Tallahassee, tra Panama City e Pensacola, si trova l’estremo nord-ovest della Florida, detto anche Panhandle, con alcune delle spiagge piu’ bella dello stato. L’intera area si trova in un fuso orario diverso rispetto al resto della Florida.
La piu’ grande citta’ e’ Panama City, con spiagge attrezzate per tutti i tipi di sport acquatici e numerosi locali notturni, oltre al famoso Pier Park, shopping mall e parco dei divertimenti che attira migliaia di turisti.
Superata Pensacola, la citta’ piu’ a ovest di Panhandle, chiamata anche World’s Whitest Beaches (Le spiagge piu’ bianche del mondo), si entra nello stato dell’Alabama, con un paesaggio che offre numerose penisole, isolette, zone paludose e distese verdi.
La sola grossa citta’ incontrata lungo il tragitto e’ stata Mobile, unico porto strategico dell’Alabama e un tempo capitale della Louisiana francese.

Dopo meno di un’ora si passa allo stato del Mississipi, che come recita il cartello di benvenuto e’ il Luogo di nascita della musica americana, dove e’ nato il blues e in particolare lo stile Delta blues, reso celebre da artisti del calibro di B.B. King e Robert Johnson. E’ inoltre culla di generi come la country music e il gospel.

Dopo un’altra ora circa, ormai in tarda serata, sono finalmente arrivata in Louisiana e a poche miglia dal confine mi sono fermata a Pearl River per la notte. Da qui New Orleans e’ a meno di mezz’ora d’auto.

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