CONSIGLI DI VIAGGIO
Stati Uniti e assicurazione sanitaria: consigli e costi
7 February 2015
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Prima di trasferirmi negli USA e decidere come muovermi sul fronte spinoso “assicurazione sanitaria” avevo chiesto ad alcuni amici che ci avevano vissuto di parlarmi della loro esperienza e darmi qualche consiglio: i racconti scaturiti mi erano sembrati per la maggior parte grottesche esagerazioni, alcuni quasi al limite della leggenda popolare.

Un amico per esempio mi disse di esser stato in vacanza in California senza aver sottoscritto alcuna polizza assicurativa, di essere poi stato operato in un ospedale di Los Angeles di appendicite e di star ancora pagando (dopo ben 5 anni dall’accaduto!) i costi relativi all’intervento(circa 35.000 dollari). Mi ricordo di aver pensato che quel prezzo fosse assurdo, che probabilmente fosse stato ingigantito per spaventarmi e così non gli credetti.

Quindi, da vera irresponsabile, sono partita senza copertura medica e vi sono rimasta sprovvista per diversi mesi, durante i quali fortunatamente non è mai accaduto nulla. Poi, forse convinta di aver sfidato a sufficienza la sorte, ho aderito ad una regolare polizza sanitaria.

Poco tempo dopo mi hanno ricoverata d’urgenza per calcoli renali. Al pronto soccorso, dopo le consuete analisi di routine, mi hanno somministrato dell’endorfina per calmare il dolore, mi hanno fatto una TAC parziale e prescritto i medicinali da assumere. Nessuna operazione chirurgica.
Tempo totale di degenza: 1 ora e mezza, al massimo.

Premesso ciò, voglio ora condividere con voi la fattura che l’ospedale (Mount Sinai Medical Center di Miami Beach) mi ha inviato dopo il ricovero, in modo che possiate vedere con i vostri occhi che quelle che io (e forse molti di voi) pensavo fossero “storie” assurde sono invece la realtà dei fatti in America.

10.593,48 dollari (circa 9.000 euro) sono un conto bello salato contando che non ci sono interventi chirurgici di mezzo e che la TAC sara’ durata si e no un minuto. Se avessero dovuto operarmi i costi sarebbero raddoppiati e se mi avessero trattenuta in ospedale per alcuni giorni anche triplicati.

Ovviamente la mia assicurazione sanitaria ha pagato tutto l’importo e a me ha lasciato solo l’onere del ticket del pronto soccorso di 100 dollari (come accade in Italia), ma se non avessi stipulato alcuna polizza medica l’intera cifra sarebbe stata a mio carico.

Vi racconto cio’ non perche’ mi sono svegliata stamattina con la voglia di far sapere i fatti miei, ma perche’ credo che questo sia il modo migliore e più efficace per informare a dovere chiunque stia pianificando un viaggio negli Stati Uniti e far capire che, indipendentemente da quanto tempo vi tratteniate oltreoceano, l’assicurazione sanitaria dovete ASSOLUTAMENTE sottoscriverla prima di partire.

Vi ho convinti vero? 🙂

Ma ora sorge il problema: con quale compagnia assicurarsi?

TURISTI CON ESTA (SOGGIORNO INFERIORE AI 90 GIORNI)

Se la vostra permanenza negli USA e’ inferiore a 90 giorni (viaggio con ESTA, quindi senza visto) consiglio sempre a tutti di affidarsi a Columbus Direct, dai costi contenuti ma dall’ampia copertura e un centralino con operatori italiani disponibili 24 h su 24.
Per sottoscrivere la polizza basta collegarsi al sito, cliccare su Viaggio Singolo, compilare il form e prendere visione dei vari pacchetti proposti.
Viaggiate sicuri e acquistate l’opzione Premium (costa circa 65 euro a settimana) che copre, oltre alle spese mediche e dentistiche e i danni a terzi, anche il furto o danneggiamento dei vostri bagagli e l’eventuale ritardo dell’aereo.
Una volta selezionata l’opzione prescelta proseguite fino al pagamento, stampate la polizza e tenetela SEMPRE con voi durante il vostro viaggio, perche’ in caso di ricovero vi serviranno i dati riportati sopra.
Columbus Direct e’ tra l’altro raccomandata anche dai simpatici e sempre in viaggio Patrizio e Syusy di Turisti Per Caso, quindi potete fidarvi della serietà e del servizio forniti da Columbus Direct.

RESIDENTI E NON MUNITI DI VISTO

Se invece possedete un visto e vi tratterrete mesi/anni negli Stati Uniti allora e’ bene affidarsi a compagnie americane come Coventry, che consiglio sulla base delle mie esperienze personali e che oltre alla Florida copre numerosi altri Stati, o Blue Cross Blue Shield con estensione nazionale, comprese Panama e Porto Rico.

In base all’età, al sesso, a malattie pregresse o di familiari diretti, il premio mensile varia. Più alta è la probabilità che vi ammaliate (e quindi maggiore il rischio per la compagnia che vi assicura di dover pagare i vostri conti sanitari) più gravoso sarà il premio mensile.

Indicativamente una donna sotto ai 30 anni in buona salute spende intorno ai 200 dollari al mese, mentre un uomo nelle medesime condizioni circa 170.

Nonostante gli sforzi di Obama di riformare il sistema sanitario statunitense e ampliare i preesistenti programmi di copertura universalistica di stampo roosveltiano (i cosiddetti Medicare e Medicaid), purtroppo esso resta principalmente in mano ai privati, sempre alla ricerca del profitto, facendone, a mio parere, una delle grandi contraddizioni del Paese.

E’ bene percio’ prevenire eventuali rischi e comprare con pochi euro la tranquillita’ non solo sanitaria ma anche economica (dati i costi esorbitanti dei servizi sanitari americani)…perche’ vi ricordo che il mio amico (spero tu non legga mai questo articolo!) sta ancora pagando la fattura dell’ospedale!!

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