NORD AMERICA
Dry Tortugas: destinazione paradiso
14 November 2014
2
, , , ,
Accessibili soltanto in barca o idrovolante, a piu’ di 100 km a ovest di Key West (il punto piu’ a sud della Florida), nel Golfo del Messico, si trovano le sette remote e selvagge isole denominate complessivamente Dry Tortugas, parco nazionale statunitense e vero e proprio paradiso terrestre.

Tortugas significa “tartarughe” e il nome venne attribuito all’intero arcipelago dopo che l’esploratore spagnolo Ponce de Leon lo scoprì nel 1513 e vi avvisto’ un gran numero di tartarughe marine. Dry significa “secco”, poiche’ mancano sorgenti d’acqua dolce.

Durante il 17esimo e 18esimo secolo le isole venivano usate dai pirati come base prima di sferrare gli attacchi nel Golfo del Messico.

Successivamente, dopo l’acquisizione della Florida da parte degli Stati Uniti, su Garden Key (la seconda isola per estensione) venne costruito Fort Jefferson, un imponente forte in mattoni a pianta esagonale circondato da un fossato, con lo scopo di proteggere le rotte mercantili dirette nel Mississipi e di accogliere fino a 1550 soldati e 500 cannoni all’interno delle sue mura, oltre a riserve d’acqua e cibo per poter sopravvivere a lunghi assedi.

Un faro fu costruito nel 1825 su un lato delle mura del forte, come avvertimento per le navi in transito vicino all’arcipelago, ma attualmente e’ inutilizzato.

Dopo la Guerra Civile il bastione venne utilizzato fino al 1874 come prigione federale per disertori e altri criminali. Tra i detenuti piu’ famosi vi era uno dei cospiratori dell’assassinio del Presidente Lincoln.

Venne poi adibito a luogo di quarantena fino agli inizi del 1900, nel 1908 venne trasformato in riserva naturale e nel 1992 il forte, le sette isole di Dry Tortugas e l’ecosistema marino circostante ottennero lo status di parco nazionale, forse il piu’ peculiare tra tutte le aree naturali statunitensi poste sotto protezione federale: e’ infatti il piu’ piccolo, piu’ remoto e meno visitato tra i parchi nazionali.

L’unica compagnia ad offrire un servizio di traghetto per Dry Tortugas e’ Yankee Freedom III al costo di $170 a persona. La barca parte alle 08:00 da Key West e riattracca verso le 17:30, lasciando all’incirca quattro ore da passare tra Garden Key, Bush Key e Long Key (tutte collegate tra loro da lembi sottili di sabbia finissima). Colazione, pranzo, tour guidato del forte e attrezzatura per snorkeling sono inclusi nella tariffa.

Numerose le attivita’ a disposizione per trascorrere la giornata a contatto con la natura: dalle immersioni nelle acque cristalline al semplice e sempre gratificante relax sulle spiagge bianche, crogiolati al sole.

L’arcipelago delle Dry Tortugas si trova in prossimita’ dell’unica barriera corallina vivente degli Stati Uniti continentali e terza per dimensioni nel mondo. Si snoda da Miami fino al Golfo del Messico ed e’ per questo chiamata Florida Reef: un vero e proprio paese delle meraviglie per tutti gli appassionati di snorkeling, ricca di pesci e coralli.
Grazie alla posizione remota delle isole e al turismo controllato, l’ambiente marino e’ particolarmente protetto e puo’ quindi proliferare in liberta’ senza alcuna interferenza.
Razze e squali sono stati spesso avvistati nell’area.

Ammetto di non essere molto coraggiosa quando si tratta di immersioni, quindi gran parte della mio tempo l’ho trascorso passeggiando e osservando la sorprendente varieta’ di fauna circostante.
Moltissime le specie di uccelli che abitano queste piccole oasi perdute e infatti il bird watching (l’osservazione degli uccelli) e’ un’attivita’ molto interessante da svolgere: rondini di mare, sula mascherata e fregata magnifica sono solo alcune tra le specie che si possono incontrare.
Spostando lo sguardo dalle fronde degli alberi verso i cespugli e le radici in basso, ho notato un gran movimento, un via vai di decine e decine di paguri di tutte le forme e dimensioni. Alcuni hanno trovato dimora all’interno di gusci vuoti di cocco, altri in bellissime conchiglie arricciate color sabbia.
Nidi con uova di tartarughe sotterrate sono sparsi un po’ ovunque, recintati e protetti a dovere.

Spiagge di sabbia bianca e finissima, file di palme e mangrovie ad offrire ombra e refrigerio durante le calde giornate estive, l’oceano con le sue sfumature dal blu intenso al verde smeraldo..non so voi ma questa e’ la mia idea di paradiso!

Se siete dei grandi amanti della natura e del campeggio non perdete l’occasione di pernottare su Garden Key, in un piccolo spiazzo di pochi metri quadrati all’ingresso di Fort Jefferson. Non esistono servizi igienici sull’isola ne’ comfort di alcun tipo…sarete solo voi (e probabilmente un altro paio di persone al massimo) nel bel mezzo dell’oceano, a chilometri e chilometri di distanza dalla civilta’, sotto ad un cielo stellato. Un’esperienza impagabile! L’indomani potrete comodamente risalire sullo stesso traghetto e tornare a Key West.

Una volta giunti sulla terraferma non perdetevi il tramonto! Infatti, a pochi passi dal molo presso cui attracca la barca si trova Mallory Square, una piccola piazza affacciata sul mare presso cui si svolge tutti i giorni a partire dai lontani anni ‘60 il cosiddetto rito del tramonto o sunset celebration: abitanti del luogo e turisti si riversano nella piazza e lungo tutto il molo dell’isola rivolto verso ovest in religiosa venerazione di uno dei piu’ magici spettacoli della natura, osservando il rosso e il rosa che si fondono all’orizzonte mentre il sole si immerge troppo velocemente nelle acque blu. Tutto intorno artisti e musicisti di strada, maghi ed equilibristi, bancarelle e frozen drinks, in un clima di festa gioioso.

(Visited 87 times, 1 visits today)
27

About author

Cascate del Niagara. Parte 2: sapere cosa aspettarsi

(Visited 84 times, 1 visits today)

Read more

Cascate del Niagara. Parte 1: prima le buone notizie.

(Visited 54 times, 1 visits today)

Read more

Gallery One: il Santo Graal del Museo d’Arte di Cleveland

(Visited 48 times, 1 visits today)

Read more

There are 2 comments

  • Riccardo says:

    Non posso fare a meno di complimentarmi con l’autrice di questo blog quale appassionato di viaggi.
    La semplicità con qui descritto si sposa con l’entusiasmo che trasmetti in ogni tua parola per descrivere le meravigliose immagini riportate.

    Si nota la vera passione per i viaggi quando evidenzii particolarità di ogni luogo visitato esaltando quando di più bello ci si possa trovare anche in un luogo apparentemente insignificante.

    Non posso proprio che dire: brava brava continua cosi…

  • Leave a Reply

    Your email address will not be published. Required fields are marked *