NORD AMERICA
Day 05 San Antonio: Alamo Mission e identita’ texana
3 August 2014
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La storia del Texas prese un importantissimo punto di svolta proprio qui, nell’affascinante San Antonio, citta’ ricca di monumenti e riferimenti storici.

L’eredita’ culturale predominante e’ quella spagnolo-messicana e cio’ si riflette nell’architettura, nella tipologia di ristoranti, nelle persone che si incontrano per strada.

I siti storici piu’ importanti si trovano tutti nella zona di Downtown, vicino al Riverwalk, vialetto a ferro di cavallo che si dipana lungo il fiume, in cui si trovano locali, negozi e ristoranti, ideale per una passeggiata serale.

Senza ombra di dubbio l’Alamo Mission e’ il sito piu’ importante della citta’, poiche’ fu teatro di un importante evento storico che cambio’ le sorti del Texas.

La missione fu fondata nel 1724 da padre Olivares, con il pieno sostegno della corona spagnola e fu la prima delle cinque missioni spagnole erette nell’area di San Antonio. Lo scopo era la conversione degli indigeni al Cristianesimo.
Nel 1793 venne secolarizzata e pochi anni dopo, in seguito alle sempre piu’ crescenti pressioni di francesi e americani, i soldati spagnoli occuparono la missione, utilizzandola come avamposto militare.
Quando il Messico ottenne l’indipendenza dalla Spagna, i militari di Alamo giurarono fedelta’ alla nuova nazione.
A quel tempo pero’ il Texas era scarsamente popolato e per risolvere la questione il governo messicano apri’ le frontiere agli americani. In breve tempo il numero di popolazione americana in Texas passo’ da poche centinaia a parecchie migliaia e intorno agli anni ’30 del 1800 gia’ si chiedeva a gran voce il distacco del Texas dal Messico.
Il governo messicano cerco’ inutilmente di fermare le ondate migratorie, con il solo risultato di accendere ulteriormente gli animi e dare inizio alla rivoluzione texana.
A questo punto entra in gioco Alamo.
Circa 100 texani ribelli vi si insediarono all’interno per respingere le truppe messicane e un altro centinaio accorse per aiutare, ma a nulla servi’ e nella tristemente famosa battaglia di Alamo del 1836 tutti i texani vennero uccisi.
Nonostante l’esito del combattimento, l’esercito texano, comandato dal generale Houston, riusci’ a sconfiggere l’esercito messicano (famoso il grido di battaglia Ricordatevi di Alamo, dei rivoluzionari contro il Messico) e nello stesso anno venne dichiarata la nascita della Repubblica Indipendente del Texas, annessa poi ufficialmente agli Stati Uniti nel 1845.
Alamo da allora e’ ricordato in tutti gli Stati Uniti come simbolo di lotta per la liberta’.

Vi sono diversi edifici e giardini che fanno parte del complesso, ma il principale e’ Alamo Shrine (reliquiario), dedicato alla memoria di coloro che si sacrificarono per difenderlo, circondato da un bel giardino pieno di fiori, grosse querce attorcigliate su se’ stesse, scoiattoli che zampettano qua e la’ e un bel prato in cui distendersi all’ombra del cocente sole texano.

Dopo pranzo mi sono rimessa in macchina in direzione nord-ovest, verso El Paso.
E finalmente, una volta passata San Antonio, ha iniziato a mostrarsi il Texas che mi sono sempre immaginata, quello dei film western classici, quello mitico.
Pian piano il paesaggio ha iniziato a prendere le forme del deserto, gli alberi si sono fatti sempre piu’ radi, la terra piu’ arida e brulla, il sole mi e’ sembrato piu’ abbagliante.
Altopiani rocciosi ricoperti di fichi d’india e arbusti secchi si sono innalzati sempre piu’ numerosi e sempre piu’ maestosi e le loro sagome al calar del sole, unite alle enormi pale eoliche che li dominano, hanno creano un panorama mozzafiato.

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